Cos’è la risonanza magnetica lombo sacrale
L’RX è una tecnica che sfrutta delle onde in radiofrequenza e un campo magnetico ad elevata intensità per ottenere delle immagini molto utili per fini diagnostici. Per quanto attiene alla risonanza magnetica del lombo sacrale, essa ha ad oggetto specificamente l’area compresa tra il coccige ed il tratto lombare. Si tratta di una soluzione utilizzata prevalentemente per individuare la presenza di fratture alla colonna vertebrale, nella diagnosi di infiammazioni o disturbi sacroiliaci nonché nell’individuazione di tumori del sacro. Grazie alla risonanza magnetica lombo sacrale è infatti possibile analizzare il midollo, i dischi e le vertebre del tratto lombare e sacrale della colonna vertebrale.
In generale l‘RX può essere svolta su tutti i pazienti, anche grazie all’interessante alternativa offerta dalla risonanza magnetica aperta. Tra le poche eccezioni di soggetti che potrebbero doversi astenere dall’eseguire la risonanza rientrano alcuni portatori di pacemaker e di altri dispositivi assimilati. In ragione della tecnologia utilizzata dalla risonanza, infatti è importante che il paziente informi il radiologo dell’eventuale presenza di tali dispositivi, in modo che il professionista possa valutare la soluzione più adeguata al caso concreto.
Come si svolge la risonanza magnetica lombo sacrale
Presso la nostra clinica a Lucca la risonanza magnetica lombo sacrale viene condotta da un esperto radiologo in grado si svolgere al meglio la risonanza e di analizzarne le risultanze.
La risonanza magnetica ha una durata di circa 20 minuti, nel corso dei quali l’unico compito che si richiede al paziente è quello rimanere sdraiato su un apposito lettino, muovendosi il meno possibile. La risonanza, infatti, si svolge mediante un apparecchio a forma di cilindro all’interno del quale viene posto il lettino sul quale il paziente è sdraiato. Grazie ad un campo magnetico e onde a radiofrequenze generate dall’apposito macchinario, il radiologo riesce ad ottenere delle immagini tomografiche, sulle base delle quali svolge la diagnosi. Talvolta, la risonanza magnetica lombo sacrale viene affiancata dall’utilizzo di un mezzo di contrasto, il quale consiste in una sostanza acquosa, in parte composta da gadolinio, che viene iniettata poco prima di procedere alla risonanza.
La risonanza magnetica aperta
Nonostante la risonanza magnetica non richieda particolari sforzi da parte del paziente, per alcuni di essi affrontare il trattamento può risultare particolarmente complesso. Ci riferiamo soprattutto a coloro che soffrono di claustrofobia, i quali possono avere delle evidenti difficoltà nel trascorrere svariati minuti nel “cilindro” del macchinario.
Per offrire il miglior servizio a tutti i pazienti, è possibile svolgere presso la clinica di Lucca la risonanza magnetica aperta. Questa soluzione prevede l’utilizzo di un macchinario aperto, in modo tale che non vi sia alcun elemento che possa mettere in difficoltà chi soffre di claustrofobia. Qualora ciò non fosse sufficiente, sia nel caso di risonanza magnetica “classica” che aperta, al paziente viene data la possibilità di utilizzare dei tappi per le orecchie. Questi vengono infatti utilizzati dal alcuni pazienti per il caso in cui il rumore generato dal macchinario risultasse fastidioso.