Dal punto di vista medico, viene definito “trauma cranico” qualsiasi danno a carico del cranio e/o all’encefalo e ai suoi involucri, causato da un evento fisico di tipo meccanico (come, ad esempio, una caduta in cui si sbatte la testa a terra).
Il trauma cranico è una condizione che non dev’essere assolutamente sottovalutata. Infatti, non è detto che i sintomi o gli eventuali danni derivanti dal trauma in questione si manifestino subito; al contrario, in alcuni casi potrebbero comparire anche dopo ore, o addirittura settimane dall’avvenuto danno.
Per tale ragione, in caso di trauma alla testa, sarebbe sempre opportuno rivolgersi al proprio medico.
Cause
Come accennato, il trauma cranico è un danno al cranio e al suo contenuto, provocato da un evento fisico di natura meccanica.
Più precisamente, possiamo affermare che il trauma cranico può essere provocato da:
- Una lesione chiusa alla testa, quando la testa colpisce violentemente un oggetto, come può avvenire in caso di cadute, incidenti stradali, liti violente, traumi sportivi, ecc.
- Una lesione penetrante alla testa, quando la testa colpisce, o viene colpita violentemente da un oggetto che è in grado di penetrarla (come, ad esempio, frammenti ossei o proiettili).
Classificazione
Una prima classificazione, che può essere effettuata per distinguere i diversi tipi di trauma cranico, prende in considerazione la severità del danno subìto. In questo caso, perciò, distingueremo:
- Traumi cranici lievi;
- Traumi cranici moderati o gravi.
Come si può facilmente immaginare, i traumi cranici lievi sono di per sé meno pericolosi di quelli moderati o gravi e presentano una prognosi migliore; tuttavia, non devono comunque essere sottovalutati.
Un’altra suddivisione può essere fatta in funzione dell’area interessata dal danno. A tal proposito, possiamo distinguere:
- Trauma cranico focale, quando il danno interessa una sola particolare area del cervello;
- Trauma cranico diffuso, quando il danno interessa molteplici aree cerebrali.
Naturalmente, la sintomatologia può variare sia in funzione della severità del danno, sia in funzione della zona colpita.
Sintomi e Complicazioni
Come accennato, la sintomatologia del trauma cranico può essere differente a seconda dell’entità del danno e a seconda dell’area cerebrale – o delle aree cerebrali – interessate da quest’ultimo.
Inoltre, alcuni sintomi compaiono appena dopo l’avvenuto danno, mentre altri ancora possono richiedere ore, giorni o perfino settimane prima di manifestarsi.
Ad ogni modo, fra i principali sintomi che possono manifestarsi in caso di trauma cranico lieve, ricordiamo:
- Perdita di coscenza di breve durata (qualche secondo o pochi minuti); tuttavia, è bene precisare che non sempre questo sintomo si manifesta;
- Lieve confusione mentale (vedi anche commozione cerebrale);
- Cefalea;
- Capogiri;
- Dolore al collo;
- Disturbi alla vista (diplopia, sensazione di occhi stanchi, ecc.);
- Acufeni;
- Sonnolenza diurna, letargia e affaticamento;
- Difficoltà di concentrazione.
In caso di trauma cranico moderato o grave, invece, i sintomi appena citati possono manifestarsi in maniera più marcata e intensa. Più nel dettaglio, possono insorgere:
- Perdita di coscienza con impossibilità di risvegliarsi;
- Cefalea persistente che peggiora nel tempo;
- Deficit neurologici focali;
- Vomito ripetuto;
- Alterazioni della personalità;
- Confusione e agitazione;
- Midriasi o paralisi delle pupille;
- Difficoltà a comunicare;
- Disturbi della coordinazione.
Inoltre, a lungo termine potrebbero manifestarsi:
- Amnesia;
- Disturbi comportamentali;
- Disturbi del sonno;
- Alterazione delle facoltà intellettuali.
I sintomi legati al trauma cranico possono, a seconda dei casi, regredire, restare invariati, oppure peggiorare.
Quando Chiamare il medico
Fermo restando che in caso di traumi alla testa è sempre bene rivolgersi al proprio medico o al più vicino centro ospedaliero, questo comportamento diventa d’obbligo nel momento in cui i sintomi comparsi in seguito al danno tendono a peggiorare. Infatti, un peggioramento della sintomatologia del trauma cranico potrebbe essere indice della presenza di lesioni più profonde o complicazioni, come, ad esempio, edemi cerebrali o emorragie intracraniche.
Trattamento
Il trattamento del trauma cranico è strettamente correlato all’entità del danno subìto dal paziente.
Se il trauma cranico è lieve e il paziente possiede un famigliare o comunque persone che possano vegliare su di lui e tenerlo sotto controllo per individuare la comparsa di ulteriori sintomi, allora il medico potrebbe decidere di non ricoverarlo.
Nel caso in cui, invece, il trauma cranico sia moderato o grave e sia associato a lesioni cerebrali, naturalmente, il medico provvederà immediatamente al ricovero ospedaliero del paziente.
Fonte: MyPersonaltrainer.it