Da mesi e mesi ormai siamo contornati dai dati sui diversi tipi di vaccino per il Covid-19.
Ma leggere i dati senza capire bene cosa intendono non serve a molto.
In questa serie di articoli cercheremo di spiegare la validità e il funzionamento di ogni vaccino attualmente disponibile. In questo primo articolo vediamo come funziona il vaccino AstraZeneca.
L’università di Oxford in collaborazione con l’azienda farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ha sviluppato un vaccino per il Covid-19 chiamato ChAdOx1 nCoV-19 o AZD1222.
I test svolti hanno attestato l’efficacia del vaccino al 76%.
Come funziona il vaccino AstraZeneca: l’iniezione del virus
Il virus SARS-CoV-2 è tempestato di proteine con le quali prova ad accedere nelle cellule umane chiamate proteine Spike. Queste proteine sono obiettivi interessanti per vaccini e terapie.

Il vaccino AstraZeneca si basa sulle istruzioni genetiche del virus per costruire la proteina spike.
A differenza dei vaccino Pfizer e Moderna che conservano le istruzioni nell’RNA ad elica singola, questo vaccino la usa nel DNA a doppia elica.
Il DNA dentro l’Adenovirus
I ricercatori hanno aggiunto il gene della proteina Spike del Corona Virus in un altro virus chiamato Adenovirus.
Questi sono virus comuni che causano raffreddori o sintomi influenzali; in questo modo il virus può entrare nelle cellule ma non può replicarvisi all’intero di esse.

Il vaccino AstraZeneca è più robusto di quelli sviluppati da Pfizer o Moderna perché il DNA non è così fragile come l’RNA e la forte protezione dell’adenovirus aiuta a proteggere il materiale genetico all’interno.
Come conseguenza il vaccino AstraZeneca non deve essere congelato e può durare 6 mesi se refrigerato fra i 2 e gli 8 gradi.
L’ingresso in cellula
Dopo che il vaccino è iniettato nel braccio di una persona gli adenovirus si attaccano alle proteine sulle superficie delle cellule che incontrano. La cellula avvolge il virus in una bolla e lo trascina all’interno. Una volta dentro l’adenovirus si libera della bolla e raggiunge il nucleo dove viene conservato il DNA della cellula.
L’adenovirus spinge il suo DNA all’interno del nucleo ed è progettato affinché non possa riprodursi ma il gene della proteina spike del Corona Virus può essere letto dalla cellula e copiato in una molecola chiamata Messaggero RNA, o mRNA.
Costruzione di proteine spike
L’mRNA abbandona il nucleo e le molecole delle cellule leggono la sequenza ed iniziano ad assemblare le proteine spike.

Alcune delle proteine spike prodotte dalla cellula formano spike che migrano sulla superficie dove mostrano la punta. Anche le cellule vaccinate spezzano in frammenti alcune proteine che presentano poi sulla superficie.
Queste spike sporgenti e frammenti di proteine spike possono essere riconosciute dal sistema immunitario.
L’adenovirus inoltra provoca il sistema immunitario scambiando i sistemi di allarme delle cellule: la cellula emette segnali di avvertimento per attivare le cellule immunitarie nelle vicinanze e, così facendo, il vaccino AstraZeneca fa sì che il sistema immunitario reagisca più brutalmente alle proteine spike.
Trova l’intruso
Quando una cellula vaccinata muore i suoi detriti contengono proteine spike e frammenti di proteine che possono essere inglobati da un tipo di cellula immunitaria chiamata cellula presentante l’antigene.

La cellula presenta frammenti di proteina spike in superficie. Nel momento in cui le altre cellule (chiamate Linfocita T helper) rilevano la presenza di questi frammenti danno l’allarme e guidano le altre cellule immunitarie a combattere l’infezione.
Formazione degli anticorpi
Alcune delle altre cellule immunitarie, chiamate cellule B, si attaccano agli spike del Corona Virus sulla superficie delle cellule vaccinate e, se vengono attivate dai linfociti T helper, proliferano e producono anticorpi che colpiscono la proteina spike.

Gli anticorpi si posizionano sul virus e lo distruggono per prevenire infezioni ed evitare che le spike si attacchino all altre cellule.
Ecco quindi come funziona il vaccino AstraZeneca per Covid-19!
Somministrazione di vaccino AstraZeneca
Il vaccino AstraZeneca si inietta in due dosi a 4 settimane di distanza.
Dato il recente utilizzo di questo vaccino, i ricercatori ancora non sanno quanto effettivamente duri la protezione rilasciata. Ma il sistema immunitario contiene anche cellule speciali chiamate “memoria immunologica” che potrebbero arrivare a trattenere le informazioni ricevute per anni o addirittura decenni.
Al Centro Esculapio di Lucca speriamo di poter far presto la nostra parte contro il Covid-19
ed iniettare i vaccini ai nostri pazienti!
Una risposta
Vorrei che noi Italiani avessimo la possibilità di essere vaccinati ovunque ci troviamo in qualsiasi regione.
E non dover fare 1000 chilometri x trovarci dove abbiamo la residenza.
Meno burocrazia.
Almeno xchè e nato in Italia.
Grazieeee ♥️👍🏻