Il COVID-19 è un virus della famiglia Coronavirus responsabile di diverse infezioni respiratorie e altamente contagioso che può provocare conseguenze lievi o severe.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i sintomi da COVID-19 sono:
- febbre
- tosse secca
- stanchezza
- dolori generali
- mal di testa
- congestione nasale
- mal di gola
- diarrea
Inoltre, nonostante sia meno comune, è stato riscontrato un legame fra congiuntivite e virus, dando vita a quella che viene chiamata “congiuntivite da Covid“.
Si manifesta in circa nell’1/3% delle persone infette.
In questo articolo spiegheremo come mai il virus provoca congiuntivite e quali altri sintomi oculistici può causare.

occhi sani
infezione al primo stadio
infezione agli ultimi stadi
Congiuntivite da Covid e altri sintomi oftalmici
Fra le persone colpite da COVID-19:
– l’83-99% è affetta da febbre
– il 59-82% è affetta da tosse
– dall’1 al 3% è affetta da congiuntivite (solitamente nella fase intermedia dell’infezione)
Congiuntivite da covid
La congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva, cioè la membrana trasparente che riveste l’occhio.
È causata da un’infezione batterica o virale e solitamente porta a gonfiore e arrossamento degli occhi.
Studi sul COVID-19 hanno evidenziato che la congiuntivite appare in casi gravi, infatti solo lo 0,7% delle persone con sintomi lievi ha sviluppato questa condizione mentre fra coloro che hanno avuto sintomi gravi la percentuale si alza al 3%.
Edema congiuntivale
Un’altra conseguenza oftalmica del virus può essere l’edema congiuntivale, anche chiamato chemosi congiuntivale.
L’edema è una protrusione della congiuntiva bulbare rispetto ai tessuti sottostanti dovuta alla formazione di una raccolta edematosa, e può essere sintomo di congiuntivite o un segnale generico di irritazione dell’occhio.
Epifora
L’epifora è l’eccessiva lacrimazione ed è anch’essa stata riscontrata fra i sintomi del COVID-19.
Che collegamento c’è fra COVID-19 e e disturbi dell’occhio?
Il virus che causa il COVID-19 viaggia attraverso goccioline nell’aria rilasciate quando una persona con l’infezione starnutisce, tossisce o parla.
Nel momento in cui si respirano le goccioline, il virus entra dentro il nostro corpo e si replica.
Si può entrare a contatto con il virus anche semplicemente toccando delle superfici sulle quali si sono poggiate goccioline come tavoli o corrimano, per poi toccarsi occhi, naso e bocca con le mani ormai infettate.
Ma si pensa che il contatto potrebbe non essere il modo più efficace con il quale il virus si trasmette.
È stato provato infatti che gli occhi possono essere un ricettore di virus perciò è sempre una buona idea proteggerli.

Come fa il virus a raggiungere gli occhi
Il virus che nel 2003 provocò l’epidemia di SARS entrava nel corpo attraverso un enzima chiamato Enzima 2 convertitore dell’angiotensina (ACE2).
La ricerca pensa che con il COVID-19 accada lo stesso.
ACE2 si trova in diverse parti del nostro corpo: cuore, reni, intestino, polmoni, e la retina dell’occhio.
Il virus entra nelle cellule umane ingannandole e spacciandosi per un ACE2.
Il virus si può attaccare a una cellula in un punto particolare, chiamato ricettore, e mima le dimensioni dell’ACE2 così bene da riuscire a entrare nel corpo così come sarebbe permesso all’enzima.
Una volta all’interno della cella il virus si trova in un ambiente protetto e può replicarsi indisturbato finché non frantuma la cellula.
Le sue copie troveranno altre cellule da invadere e applicheranno lo stesso processo.
Quando il virus raggiunge l’occhio può causare congiuntivite da Covid o altri disturbi oftalmici.
Come proteggere gli occhi da congiuntivite da Covid
Proteggere gli occhi da eventuali goccioline di virus rimaste nell’aria aumenta sicuramente le chances di evitare il contagio.
Ecco come proteggere gli occhi:
- Non strofinarti gli occhi, specialmente se sei fuori casa e non hai potuto lavare le mani;
- Meglio indossare gli occhiali delle lenti a contatto: con le lenti a contatto si tende a strofinarsi di più gli occhi;
- Segui tutte le raccomandazioni impartite come: lavare o igienizzare spesso le mani, praticare il distanziamento sociale e indossare sempre la mascherina secondo le norme.
Una risposta
la dacrioadenite può essere relazionabile al COVID ?