Calvizie è il nome più diffuso per indicare la “normale caduta dei capelli”.
Anche detta “alopecia androgenetica (o androgenica)”, colpisce prevalentemente il sesso maschile rispetto al quello femmine (circa l’80% contro il 50%).
Si ritiene che la calvizie possa essere dovuta ad una ipersensibilità dei follicoli piliferi verso gli ormoni sessuali androgeni (non si esclude la presenza di altre cause o fattori predisponenti).
In particolare, sembra coinvolto il metabolita androgeno diidrotestosterone (DHT).
Questo si forma nei follicoli grazie a un enzima chiamato 5-alfa-reduttasi di tipo 2.
L’effetto di questo meccanismo fisiologico è una riduzione del tempo di crescita a favore di quello involutivo e di riposo. Ne consegue un diradamento progressivo dei capelli che colpisce zone specifiche negli uomini e risulta più uniforme nelle donne.
Quando i capelli non sono più sufficienti a coprire il cuoio capelluto, la calvizie diventa evidente e conclamata.
Ricordiamo che, nei soggetti geneticamente predisposti, la calvizie è inevitabile.
Qualunque genere di trattamento ha un effetto ritardante o comunque limitato nel tempo.
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La tricologia è la branca della dermatologia che studia l’anatomia, la fisiologia e la patologia dei capelli e dei peli
Vieni a conoscere il dott. Paolo Gigli,
tricologo del Centro Esculapio di Lucca

3 cose da fare per limitare o ritardare la calvizie
I rimedi per la calvizie sono pochi e non troppo efficaci:
- Di natura farmacologica come Minoxidi o Finasteride
- Autotrapianto
- Tecniche alternative di infoltimento
3 cose da NON fare per limitare o ritardare la calvizie
Ribadiamo ancora una volta che, nella maggior parte dei casi, la calvizie è ereditaria e difficilmente può essere arrestata e ancor meno invertita.
D’altro canto, i dati statistici indicano che esistono dei fattori predisponenti di natura comportamentale e ambientale
.
Tra questi ricordiamo:
- Tabagismo: i fumatori mostrano una perdita di capelli maggiore rispetto ai non fumatori. Alcuni studi suggeriscono un aggravamento della calvizie che raggiunge mediamente l’80%.
Il valore aumenta col numero di sigarette consumate; da 20 o più, il rischio arriva al 130%. È probabile che il meccanismo interessi il danneggiamento dei vasi sanguigni del cuoio capelluto o l’alterazione del metabolismo ormonale. - Alimentazione incompleta, scorretta o squilibrata: sono più soggette a calvizie le persone che introducono una quantità insufficiente di proteine e meno di 1000kcal/die.
La crescita dei capelli necessita di: amminoacidi, vitamine e sali minerali.
In particolare, sono utili allo sviluppo pilifero: la biotina (vitamina H), l’acido pantotenico (vitamina B5), il ferro e lo zinco. - Stress psico-fisico: non solo può aggravare, ma talvolta innesca la calvizie (soprattutto l’alopecia diffusa).
È senz’altro un fattore determinante, poiché accorcia la fase di crescita del capello e promuove l’infiammazione delle radici pilifere.
Credi che lo stress sia la maggior causa della tua calvizie?
Leggi questo articolo: Perdita dei capelli e ansia: binomio da non sottovalutare
Alimentazione: cosa mangiare per prevenire la calvizie
L’alimentazione incide soprattutto sulla gravità della calvizie.
Nel caso in cui vengano meno alcuni principi nutrizionali, la crescita del capello ne rimane compromessa.
Inoltre, alcuni cibi contengono nutrienti ed elementi nutrizionali che possono incidere sulla produzione di diidrotestosterone.
Gli alimenti utili sono quelli che contengono:
- Biotina o vitamina H: soprattutto nella carne, nei prodotti della pesca, nelle uova, nel latte e nei derivati. E’ presente in forma poco biodisponibile negli ortaggi, in alcuni frutti e in certe leguminose.
- Acido pantotenico o vitamina B5: soprattutto nelle frattaglie e nei legumi, sotto forma di coenzima A e fosfopantenina.
- Ferro: soprattutto nella carne, nei prodotti della pesca e nel tuorlo d’uovo.
- Zinco: soprattutto nella carne, nei prodotti della pesca, nei cereali, nei legumi e nella frutta secca.
- Steroli vegetali: soprattutto nei semi oleosi o nel germe dei semi amidacei e negli oli di estrazione. Alcuni esempi sono: soia, semi di girasole, alcune palme ecc.
Alimentazione: cosa NON mangiare
Non esiste una lista di alimenti che possono nuocere ai capelli e facilitare la calvizie.
Tuttavia, è univocamente accettato che possono risultare controproducenti:
- Abuso alcolico
- Diete a base esclusivamente di alimenti conservati e cotti.
- Diete monotematiche.
- Diete esclusivamente carnivore.
- Dieta vegana.
Cure Farmacologiche
I rimedi farmacologici per la calvizie sono due:
- Minoxidil: è un prodotto a uso topico. Ha un’efficacia superiore nella zona del vertice (sopra la nuca). Il suo meccanismo d’azione non è del tutto chiaro.
- Finasteride: è un farmaco a uso orale. Contrasta l’azione dell’enzima 5-alfa-reduttasi di tipo 2.
Entrambi richiedono almeno 3-6 mesi di applicazione e risultano più efficaci quando la calvizie è in stato precoce o intermedio.
- L’estrone di solfato è un farmaco utilizzato quasi esclusivamente per il trattamento dell’alopecia androgenica FEMMINILE (nell’uomo l’idoneità di questa terapia dev’essere considerata attentamente). Da utilizzare a livello topico, l’estrone di solfato agisce prolungando la fase di crescita dei capelli.
Trattamenti medici
I trattamenti medici utilizzati come rimedio per la calvizie sono:
- Ridistribuzione chirurgica dei bulbi piliferi: anche detta autotrapianto, consiste nel prelievo dei capelli da altre zone (ad esempio la nuca) per inserirli dove necessario.
- Epitesi tricologica su base polimerica: è una tecnica alternativa di infoltimento ed è considerata un metodo naturale. Prevede la costruzione di una protesi sintetica ricavata tramite un calco della zona da infoltire. Questa viene dotata di capelli veri, inizialmente provenienti da altri donatori e successivamente integrati con quelli del soggetto.
Come prevenire la perdita dei capelli
La prevenzione della calvizie è poco chiara e relativamente efficace.
Potrebbe essere d’aiuto:
- Mantenere basso il livello di stress.
- Smettere di fumare e/o di bere alcolici.
- Mangiare in maniera equilibrata, facendo attenzione alle razioni dei nutrienti già citati (vitamine e minerali).
- Fare uso di rimedi naturali topici e alimentari (anche integratori) al primo segno di rallentamento della crescita
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